Uno trascina verso la vittoria, l’altro mura tutto ciò che si avvicina alla porta di Buffon. Carlitos Tevez è il leader, il goleador, l’uomo che inventa e sta portando la Juventus al quarto titolo consecutivo; l’altro è mancato tantissimo, ma ora è tornato. Stiamo parlando di Andrea Barzagli. Anche ieri contro il Genoa decisivo, con un salvataggio su Perotti. Allegri ha per la prima volta la difesa titolare di Conte e i conti iniziano a tornare anche là dietro.
La porta di SuperGigi è una saracinesca, proprio da quando è tornato il Barza. Impressionante che, dopo otto mesi di inattività, il difensore centrale bianconero sia riuscito a disputare praticamente tre partite consecutive in una settimana. Una migliore dell’altra. Se la salute preserverà anche lui fino al termine della stagione, ne vedremo ancora delle belle. Intanto, il muro è stato convocato da Antonio Conte in Nazionale.
Forse ad Allegri avrebbe fatto piacere che Barzagli potesse riposare un po’, ma tant’è, il difensore è considerato imprescindibile anche dal commissario tecnico. Forse si stiamo soffermando troppo sulla difesa e stiamo parlando poco dell’Apache, che ieri ha risolto con una magia, prima di prendersi una pausa dal dischetto. Quest’anno, Tevez sta segnando con regolarità non solo in Italia, ma anche in Champions. Invecchiando, migliora.
Puoi mettergli a fianco chi vuoi, poi Carlitos decide che è venuta l’ora di cambiare marcia e s’inventa un’azione personale con tiro sotto la traversa di Perin. E la Juve porta a casa altri tre punti che mantengono il +14 sulla seconda in classifica. Con una giornata in meno da giocare. Se proprio serve un consiglio alla Signora, è quello di allenarsi tanti con i rigori. Vidal e Tevez quest’anno paiono non saperli più tirare.
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